Social World Film Festival

IMG_6435Il Social World Film Festival, mostra internazionale del cinema sociale, nasce nel 2011 da un’idea di Giuseppe Alessio Nuzzo.
L’iniziativa oltre che rassegna cinematografica può e deve essere considerata come momento di aggregazione culturale e sociale, esperienza di cooperazione e integrazione, luogo di denuncia e riflessione: il cinema sociale inteso come mezzo di comunicazione internazionale, confronto oltre che contenitore di critica, sviluppo e promozione.

Per l’edizione 2017, che andrà in scena dal 23 al 30 luglio 2017 a Vico Equense, sono ben 330 i film sociali selezionati provenienti da 48 nazioni, per raccontare le esistenze degli ultimi, che siano giovani vittime di bullismo, immigrati, tossicodipendenti, anziani, poveri e vittime di mafie e guerre.

Il tema di quest’anno sarà “Magia. Incanto, suggestione, meraviglia”. “Perché il Social World Film Festival ha avuto da sempre un’atmosfera “magica” , commenta Giuseppe Alessio Nuzzo, direttore generale e regista.

Si parte con l’omaggio a “Indivisibili”, vincitore di cinque Nastri d’Argento 2017. Il film di Edoardo De Angelis racconta di due gemelle siamesi, diciottenni cantanti neomelodiche che si esibiscono a feste e matrimoni di ricche famiglie nella Castel Volturno di oggi. Una storia di sfruttamento della povertà ambientata in uno dei comuni italiani con la più alta percentuale di stranieri. La difficile convivenza tra italiani e immigrati ha gettato sull’orlo del collasso sociale una zona che negli anni 70 era un luogo di villeggiatura per famiglie.

Tra gli altri film in programma ci sono “Le verità”, opera prima di Giuseppe Alessio Nuzzo che affronta la questione della sicurezza nelle fabbriche e “La Bella e la Bestia”, con Emma Watson nei panni della Bella e Dan Stevens nei panni della Bestia, per andare oltre l’apparenza, nel bene e nel male. Si proseguirà con “In Guerra per amore”, dove Pif parla della piaga della mafia in Sicilia, mentre con “Mine”, Fabio Guaglione e Fabio Resinato raccontano la violenza subdola delle mine antiuomo.

Tra gli eventi speciali, il fenomeno sociale di “Braccialetti Rossi”, la serie tv che narra la storia di alcuni ragazzi malati di cancro ricoverati in un ospedale molto speciale nascosto tra gli ulivi pugliesi.

Senza retorica alcuna, semplicemente far nascere una coscienza civica nei più piccoli. E’ questo invece l’obiettivo di School, la sezione dedicata alla proiezione di cortometraggi di attualità sociale realizzati da studenti di scuole di cinema o scuole di qualsiasi ordine e grado.

 

 

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