Dietro allo scandalo degli oltre 4.000 falsi braccianti che hanno illecitamente ottenuto dallo Stato, in cambio del proprio voto, milioni di euro in indennità di disoccupazione e altri benefici, ci sono loro, i “veri” braccianti: lavorano a testa bassa per oltre dieci ore, non conoscono buste paga, contratti né diritti. Vengono reclutati dai loro stessi connazionali, i“capineri”, dietro a cui si nasconde il “padrone bianco”. Migliaia di migranti africani condannati dalla mancanza di alternative a nutrire il grande serbatoio di lavoro nero che sostiene i profitti dell’industria agroalimentare. Girato nella grande piana del Pomodoro in provincia di Foggia, Caponero Capobianco è la seconda uscita delle Schegge di Za,una serie di documentari brevi prodotti da ZaLab con il sostegno di Open Society Foundations. I documentari brevi di ZaLab nascono per la diffusione sul web e nell’ambito di campagne di sensibilizzazione e advocacy.
“Caponero Capobianco”
Di Rossella Anitori e Antonio Laforgia- Documentario, 6’, Italia, 2012
Fotografia – di Rossella Anitori, Antonio Laforgia, Raffaele Petralla
Montaggio – di Rossella Anitori, Antonio Laforgia, Chiara Russo
Produzione – ZaLab
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